I concerti della vita del 2013, le nostre classifiche

I concerti nel 2013 sono stati una marea. Ma la musica dal vivo non è mai troppa. Fare una classifica sui migliori eventi dell’anno che si chiuderà tra breve serve a nulla, se non a ricordarci quanto abbiamo goduto durante gli stessi show, quanto abbiamo saltato, quante botte ci siamo dati, quanto abbiamo pianto e urlato di gioia nell’assistere alla massima celebrazione della Musica che si conosca dalla notte dei tempi, ovvero il LIVE. Per questo non prendetevela se non c’è il vostro artista preferito nell’elenco (non ce ne frega una sega fatti vostri), se manca qualche show che avrebbe dovuto esserci (oh si vede che non ci siamo stati, capita eh), oppure se abbiamo escluso a priori gli show di One Direction, Justin Bieber e Beyoncè (a due di questi ci siamo pure stati purtroppo) ma la plastica, i playback o le basi pre-registrate non ci piacciono granché (o i dj set di Guetta per dire). Ecco le scelte delle firme più attive della testata.

MIGLIORI CONCERTI / TOUR 2013 – Classifica performer

1. BRUCE SPRINGSTEEN

2. LITFIBA

3. IRON MAIDEN

4. ALTER BRIDGE

5. BON JOVI / BLUR

6. DEPECHE MODE / BLACK SABBATH

8. JOE BONAMASSA

9. NINE INCH NAILS / ROGER WATERS

UMBERTO SCARAMOZZINO
1. The Killers – Wembley Stadium, Londra
Primo concerto all’estero, prima volta a Wembley, sia per me che per i The Killers. A pochi metri dal palco, con la persona giusta.
2. The Rolling Stones – Hyde Park, Londra
E secondo voi dovrei giusticare la sua presenza in classifica? Noi, quattro stronzi italiani a dimezzare l’età media, a qualche metro dai quattro lussuriosi monumenti del Rock.
3. Bruce Springsteen – Stadio San Siro, Milano
Il Boss è quell’artista che dopo averlo visto dal vivo non ti esce più dalla testa. A San Siro, con tre ore e mezza di concerto e “Born in the U.S.A.” suonato integralmente, ho trovato la felicità.
4. Alter Bridge – Mediolanum Forum, Assago (MI)
Una delle band della vita, tanto in forma da sembrare divinità, con l’album dell’anno a rendere tutto irraggiungibile.
5. The Gaslight Anthem – Festa di Radio Onda D’urto, Brescia
In prima fila con la mia ragazza. Brian Fallon ci riconosce (dopo un’indimenticabile interazione all’Alcatraz di Milano l’anno prima), ci prova con lei e scherza con me. Faccio talmente tanto il coglione che in più momenti non riesce a trattenere le risate.
6. Foals – Alcatraz, Milano
Uno dei concerti più divertenti di sempre. Con le giuste frasi storiche da ricordare con gli amici.
7. Depeche Mode – San Siro, Milano
Purtroppo dalle tribune a causa del sold out fulmineo del parterre, ma un concerto colossale. Dave Gahan frontman titanico.
8. Mark Knopfler – Palaolimpico, Torino
L’ascolto dal vivo di “Hill Farmer’s Blues” è stato da metempsicosi. Lo ricordo ancora con la pelle d’oca.
9. Biffy Clyro – Live Music Club, Trezzo sull’Adda (MI)
Rolling Stone Italia ha addirittura “rubato” un paio di frasi del mio report (AHAHAHAH), leggetevi quello per sapere perchè è nella Top Ten.
10. Muse – Stadio Olimpico, Torino
Un concerto universale. Performance monumentale (come sempre) e una scenografia da far impallidire diversi altri tour di giganti.

CLAUDIA FALZONE
1. Litfiba: vuoi per la formazione, vuoi per il repertorio, è un pezzo di cuore,nonché la celebrazione del VERO rock italiano
2. Depeche Mode: sono la dimostrazione che, a cinquant’anni, è possibile vivere una seconda giovinezza. Inoltre, Dave Gahan è sempre un grandissimo istrione.
3. System of a down + Deftones: la band di Tankian ha smentito i rumors della vigilia, che li volevano stanchi e svogliati, regalando uno show della Madonna, pestato come non mai. E il gruppo spalla non è stato da meno, reggendo assolutamente il confronto.
4. Robbie Williams: qui è il mio rimasuglio di 13 enne degli anni 90 a parlare. Come fai a non voler bene a quel tatone di Robbie? E non esclusivamente perché è uno dei Take That ma perché, da solo, si è creato un’identità tutta sua.
5. Blur: pezzo di storia, sempre sulla scia nineties. E poi, ascoltare Damon albarn che canta The Universal, è un’esperienza divina.
6. Bon Jovi: si, l’ultimo disco è lungi dall’essere memorabile. Ma dal vivo, questo passo falso si dimentica. Se poi ci metti la coreografia che, sugli spalti, I fans hanno dedicato alla band, con conseguenti lacrime di Jon…
7. Bruce Springsteen: non ce n’è, il boss fa mangiare la terra a tutti quanti, giovani e non solo. Più di tre ore di show in cui spende tutte le sue energie e anche qualcosa di più. Un bignami vivente di tutto ciò che dovrebbe essere un vero Musicista
8. Macklemore & Ryan Lewis: partito in sordina, Mack raggiunge il successo con una hit rap danzereccia “Can’t hold us”. Al Forum di Assago, però, apre una porta che mostra il suo grande caleidoscopio musicale e che, finalmente, sfata il mito del rap cattivo a tutti i costi. Rivelazione assoluta.
9. Muse: subissati da critiche per il disco “the 2nd law”, dimostrano di aver fatto una scelta che permette loro di divertire e divertirsi. La bravura strumentale è ben nota ma la cosa fondamentale è che non sono più esclusivamente Bellamy centrici.
10. Alter Bridge: oramai tutti gli aggettivi più belli sono stati spesi, eppure sembrano sempre non bastare. Kennedy, oggi, è la voce più bella dell’hard Rock e Tremonti è un assoluto virtuoso della chitarra. Il successo ottenuto al Forum è solo l’inizio di quella che sembra essere, fortunatamente, una vera consacrazione. Era ora.

LUCA GARRO’
1. Neil Young Lucca: Ancora una delle tre cose migliori possibili da vedere dal vivo.
2. Pil Bologna: Rotten è in formissima, la band è quasi perfetta. Storia della musica.
3. Black Sabbath Parigi: produzione perfetta, band in stato di grazia. Forse il canto del cigno.
4. Iron Maiden Rho: Maiden Maiden Maiden.
5. Bruce Springsteen Roma: Per una volta, forse meglio di San Siro.
6. Bruce Springsteen Milano: Solo nel New Jersey lo potete vedere suonare così.
7. Brian May Sogliano sul Rubicone: Da solista in Italia dopo quindici anni, con un gusto inarrivabile e un repertorio da brividi.
8. Litfiba Sogliano sul Rubicone: Un sogno vedere Quella formazione fare Quel repertorio.
9. Vasco Bologna: Deriso e dato per spacciato, Vasco ha dimostrato ancora una volta che dal vivo in Italia non ce n’è per nessuno.
10. Roger Waters, The Wall Roma: Forse meno disturbante di un tempo, ma ancora una delle rappresentazioni più sincere della dissociazione mentale in musica.

STEFANO MASNAGHETTI
1. Iron Maiden, Milano 8 giugno: non il miglior concerto dei Maiden, ma è stata l’occasione per incontrare un fracco di amici che non vedevo da mesi (anni in alcuni casi) e passare una delle più belle giornate dell’anno. Grazie infinite. A tutti.
2. Iggy And The Stooges, Milano 11 luglio: è sempre bello.
3. Deep Purple, Milano 21 luglio: non sono più “di moda” come un tempo, ma vedere per la prima volta in concerto delle leggende viventi rimane una grande emozione. E, considerata l’età media, hanno fatto uno show grandioso.
4. Carcass, Trezzo sull’Adda 24 novembre: commoventi. Non solo per quello che rappresentano per me e per la foga con la quale hanno suonato, ma soprattutto per la professionalità dimostrata nel far da supporto, senza un lamento, a una band mille volte meno importante di loro. Anzi, dando tutto quello che avevano.
5. Nine Inch Nails, Milano 28 agosto: l’ultimo disco è quantomeno controverso, in compenso dal vivo Trent ha dimostrato di essere in una forma eccezionale.
6. Litfiba, Milano 31 gennaio: non solo un’operazione per nostalgici. In palla in modo assurdo, Piero e Ghigo hanno rivelato pure sulle assi di un palco quanto i loro dischi degli anni Ottanta fossero di qualità eccelsa. Grandissimo evento per il rock italiano.
7. Saint Vitus, Milano 24 marzo: per pochissimi. Ma fa piacere vedere quanto Wino, Chandler e compagni ci credano ancora (oltre ad essere ancora in ottima forma)…and I’ll never be like you.
8. The Black Crowes, Milano 3 luglio: renderebbero l’atmosfera di un afoso pomeriggio sudista anche se suonassero ad Amundsen-Scott.
9. Black Rebel Motorcycle Club, Milano 18 marzo: inaspettati. Se su disco alternano buone prove a improvvise cadute di tono, dal vivo sanno decisamente il fatto loro.
10. Korn, Milano 24 giugno 2013: un ritorno “benedetto”, quello di Head. Che ha permesso alla band di recuperare una potenza di fuoco davvero notevole, e di metter in piedi uno show coi fiocchi. Libidine.

JACOPO CASATI
1. Alter Bridge Milano. La chiusura di un cerchio, per loro, per me, per Outune. Torcicollo, lividi e lacrime. Troppe emozioni.
2. Bon Jovi Milano. Un altro punto di arrivo, dalla Germania sette anni fa, a Londra quando ancora nessuno se ne ricordava, dall’incontro con Max, passando per Parigi fino al sogno di Udine. Le lacrime e l’emozione di un multimilionario come Jon dicono tutto.
3. Litfiba Milano. Una serata immensa, nonostante fossi da solo come un vero sfiga alla prima.
4. Bruce Springsteen Milano. Grande e inarrivabile Boss, nonostante su disco da sempre io non riesca mai ad arrivare in fondo a un tuo disco. Dal vivo sei di un altro pianeta, sei quarto solo perché giochi un’altra partita e ogni tanto è bello fare illudere gli altri di esserti superiori. Visto insieme a mio padre e mio cugino tra l’altro, della serie cose per cui vale la pena vivere.
5. Death To All + Obscura Romagnano Sesia. Vissuto al top con dei grandi amici vicino. Celebrazione perfetta.
6. Black Sabbath Parigi. Non avevo alcuna aspettativa. Mi hanno spazzato via come solo le leggende sanno fare.
7. Nickelback Milano. Sono mancati i fuochi d’artificio. Grande concerto e fanculo a chi ha aspettato dieci anni a riportarli perchè temeva di non riuscire a pareggiare i costi tra ingaggio della band e incassi allo show.
8. Limp Bizkit Milano. Il concerto più divertente dell’anno. Pubblico di soli fan scatenati e band presissima da un’atmosfera meravigliosa.
9. Iron Maiden Milano. Loro grandissimi come sempre ma forse avevo le mie cose, fatto sta che il sedicesimo tagliando mi è piaciuto ma boh, forse poteva essere meglio. Sono vecchio oramai. Mi rifarò nel 2014.
10. Queens Of The Stone Age Milano. Anche qua aspettative basse. Minchia che pettinata clamorosa che ho preso. Grandissimo live.

PAOLO SISA
1. Joe Bonamassa: so già che nessuno lo metterà in classifica. Un concerto disumano da un’artista esagerato.
2. Download Festival 2013: oh che devo aggiungere?
3. Bryan Adams: da brividi, penso non abbia mai scritto un pezzo che non sia un singolo
4. Smashing Pumpkins: hanno dato tutto, mai visti suonare per così tanto tempo, nemmeno negli anni d’oro
5. Paul McCartney: faceva un freddo bastardo ma Paul non ne ha risentito. Leggenda.
6. Green Day: sanno tremendamente il fatto loro dal vivo. Punk non lo sono più da anni ma come rock entertainer pochi sono secondi a loro.
7. Avenged Sevenfold: mi avevano sempre fatto schifo dal vivo. A questo giro hanno cancellato ogni dubbio residuo. Certo eh, metallo per bimbeminchia e ragazzini che scoprono la distorsione, ma se non altro ora mettono in piedi uno show realmente inattaccabile.
8. Vasco: non è più quello di una volta, ma la storia del rock italiano l’ha scritta lui a inizio anni ottanta e nessun’altro. E ancora nel 2013 ve lo ricorda, piaccia o meno.
9. Max Pezzali: eh che vi devo dire, io me lo sono goduto di brutto.
10. Bon Jovi: magari vocalmente non ce la fa più, ma un concerto come quello di San Siro passerà alla storia.

NICOLA LUCCHETTA
1. Roger Waters @ Budapest
Concerto del mese, dell’anno, del decennio, del secolo e del millennio. Capace di rendere “inutili” tutti gli altri. E lo dice uno che non è un fan dei Pink Floyd..
2. Bruce Springsteen @ Padova
Una certezza assoluta, un mistero della genetica: arrivarci a sessant’anni come questo ragazzotto del New Jersey
3. Blur @ Milano City Sound
Forse la più grossa sorpresa del calendario concertistico del 2013. Nessuno avrebbe scommesso sul successo del loro ritorno in Italia, invece i quattro londinesi hanno radunato a Milano (e Roma il giorno dopo) le folle delle grandi occasioni. Ah, loro eccezionali, ovviamente.. niente a che fare con il ritorno mediocre ai Brit 2012.
4. Primal Scream @ Milano
Sotto ai Blur proprio di un’incollatura. Concerto che parte come un vecchio motore diesel, con band piuttosto imballata e con l’aria di concerto di mestiere. Poi, dopo un primo “risveglio” con Accelerator, gli scozzesi prendono il volo e tanti saluti. Chiudendo con un encore da brividi.
5. Arctic Monkeys @ Ferrara
Location fantastica (piazza Castello) per uno dei nomi più validi (per il sottoscritto IL) usciti dalla scena internazionale negli ultimi dieci anni. Scaletta best of per un gruppo che vanta due idoli totali del calibro di Alex Turner (che ormai ha terminato la sua metamorfosi in crooner) e il batterista Matt Helders (#teamhelders, un batterista-frontman come non si vedeva dai tempi di Lars Ulrich)
6. Nine Inch Nails @ Assago (MI)
L’ultimo disco, per quanto certi scribacchini son stati bravi a nasconderlo, fa piuttosto schifo. Però loro dal vivo sono la band da vedere almeno una volta nella vita. Un genio senza confini di Reznor che apre le danze con una Copy Of A a luci accese e prende l’idea sviluppata dai Talking Heads per Stop Making Sense e la migliora. Uno splendore per gli occhi che mette in secondo piano i ritorni discografici MEH.
7. Calibro 35 @ Vigonovo (PD)
Loro sono LA band italiana del terzo millennio (e fanno di fatto cover di musica di quarant’anni fa.. pensate a come siam messi..) e pian piano se ne stanno accorgendo in molti. Mi raccomando, non accalcatevi.
8. Liftiba @ Padova
L’evento rock italiano del decennio, una vera e propria lezione di stile che diventa un lampo di luce in un panorama mai così “oscuro”. Teneteveli voi, i Baustelle.
9. Joe Bonamassa @ Padova
Non sono un esperto di blues, ma questo ragazzotto ex sovrappeso e ora snello per semplici ragioni di immagine ha la stoffa del campione. Se dovesse andare avanti così, diventerà un’icona al pari di leggende autentiche come BB King.
10. Korn @ Padova
Come tornare indietro di quindici anni ai tempi delle superiori, quando indossavi i pantaloni bragaloni (cit.) e Follow The Leader era la colonna sonora delle tue giornate. Welcome back, mates!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *