Si tratta semplicemente del gioiello più risplendente di una discografia che ha rischiarato l’alternative rock degli anni Novanta. Gli Afghan Whigs di Greg Dulli, in seguito noto anche per aver fondato i Twilight Singers e per la sua collaborazione con Mark Lanegan nei Gutter Twins, hanno saputo scavalcare alcuni steccati e far confluire funk, blues e soul music all’interno di uno stile essenzialmente hard rock di matrice anni Settanta. Il precedente “Congregation” era già splendido, ma “Gentlemen“, primo album dei Nostri per una major, è ancor più trascinante grazie a brani come “Debonair”, “When We Two Parted” e “Be Sweet”, in cui risaltano magnificamente le capacità interpretative e di scrittura di Dulli. Un lavoro essenziale per capire certe arditezze a cui arrivò l’alt rock un paio di decenni fa.
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