Alanis Morissette – Jagged Little Pill

Dopo un paio di album orientati verso un dance pop assolutamente inoffensivo e anodino, la canadese Alanis Morissette dà una svolta al proprio stile, affila gli artigli e scrive uno dei più clamorosi successi discografici degli anni Novanta. “Jagged Little Pill” vende più di 30 milioni di copie in tutto il mondo e sfiora la quindicina negli States. Si tratta del classico caso di disco che sfrutta al meglio le convergenze storiche dell’epoca in cui viene concepito: il pop si salda al rock alternativo di quegli anni, risultando gradito sia agli ‘orfani’ del grunge sia agli ascoltatori occasionali. In più, il grintoso e drammatico singolo “You Oughta Know“, dove la Morissette canta accorata i suoi travagli sentimentali, la rende una sorta di paladina del cantautorato al femminile virato riot grrrl. In realtà l’artista non è né l’erede di Kurt Cobain né delle ragazze arrabbiate di Seattle e dintorni: semplicemente, grazie anche a una voce particolarissima, sa come sfogare le proprie ansie, frustrazioni e delusioni attraverso una manciata di brani onesti e sinceri, rispettosi della forma – canzone e trasgressivi il giusto per essere trasmessi in rotazione continua da radio e televisioni musicali. Un momento magico che Alanis non riuscirà più a bissare, nonostante il buon successo del successore “Supposed Former Infatuation Junkie” (1998).

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