La spezzina Alexia (vero nome Alessia Aquilani) era emersa in Italia e in Europa nel corso della seconda metà degli anni Novanta come regina dei dancefloor (“Uh la la la” fu uno dei suoi primissimi successi da solista), ma già nel 1994 poteva vantare il ruolo di vocalist nel disco “Ice’n’Green” del rapper Ice Mc. Ma lo spazio dell’eurodance stava ormai stretto alla cantante, dotata di una voce importante, dalle chiare inflessioni soul. Alexia voleva cimentarsi in imprese più impegnative, diluendo il battito disco in melodie ibride fra la classica canzone italiana e marcati accenti R&B; per farlo passa persino dall’inglese all’italiano nella scrittura dei testi. Il 2002 è l’anno della consacrazione: “Dimmi come”, proiettile disco/soul, arriva secondo a Sanremo, dando una bella scossa all’ingessata platea dell’Ariston. Ancora oggi rimane la sua canzone più celebre e celebrata. L’artista deve però attendere l’anno successivo per vincere la kermesse rivierasca: “Per dire di no” è un pezzo più melodico (spicca l’introduzione pianistica), perfetto per trionfare nel Festival della canzone italiana, sebbene molto meno idiomatico rispetto al predecessore. Nonostante tutto rimangono le sfumature ‘black’, e serve ad Alexia per entrare definitivamente nella storia del pop tricolore.
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