Le Babes In Toyland sono state fra le punte di diamante del rock al femminile dei Nineties, un power trio di musiciste proveniente da Minneapolis che però aveva molto in comune con il movimento delle “Riot Grrrls“, nato e cresciuto nell’area di Seattle. Sebbene Kat Bjelland (voce e chitarra), Maureen Herman (basso) e Lori Barbero (batteria) non vorranno mai essere considerate facenti parte di tale scena, è evidente nella loro musica un’affinità con i suoni che sorgevano in quella zona. “Fontanelle“, secondo album della band nonché primo per una major (ancora una volta l’effetto “Nevermind” si faceva sentire), è anche il capolavoro delle tre, condensato di alternative/punk rabbioso, distorto e diretto e dalle chiare affinità Nirvan-iane (cfr. “Bruise Violet”, che sembra uscita da “Incesticide”). Un lavoro che molti complessi maschili avrebbero voluto scrivere, ennesima dimostrazione di quanto certi pregiudizi di genere alla resa dei conti si rivelino totalmente infondati. Da riscoprire.
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