L’esordio di questo supergruppo, formato da due vecchi membri dei Free (Paul Rodgers alla voce e Simon Kirke alla batteria), un bassista dai trascorsi nei King Crimson (Boz Burrell) e un ex Mott The Hoople (il chitarrista Mick Ralphs), è indubbiamente uno dei 33 giri più significativi del 1974. I Bad Company riescono a conciliare perfettamente il blues rock di fine anni Sessanta, l’hard rock coevo e una ricerca melodica del tutto peculiare. “Bad Company”, album che farà sfracelli in classifica raggiungendo il quintuplo platino negli U.S.A., si presenta con il classico hard blues alla Free di “Can’t Get Enough”, brano dal gran valore nel contesto hard & heavy dei tempi. Ma la canzone più tipica del gruppo è “Ready For Love”, ballad che non rinuncia all’elettricità ma che, grazie alla caldissima voce di Rodgers sostenuta da precisi interventi del pianoforte e contrappuntata da un filo d’organo, fungerà da battistrada per tanto AOR a venire. I Boston devono sicuramente qualcosa ai Bad Company. Curiosità: il disco viene pubblicato dalla Swan Song, l’etichetta ‘privata’ dei Led Zeppelin.
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