Album d’importanza capitale per gli anni Sessanta, ma ancor di più per i suoi autori. Si tratta del primo LP dei Beatles concepito organicamente e non come raccolta di singoli e, ancor più importante, esplicitamente ideato per poter durare nel tempo. Nel corso delle due facciate sfilano pezzi come “Norwegian Wood”, in cui per la prima volta Harrison suona il sitar, e “Michelle”, che diverrà una delle ballad più famose di McCartney. Al di là dei singoli episodi, è l’insieme ad essere folgorante; ci sono i primi sprazzi di psichedelia, c’è il folk, ci sono arrangiamenti complessi, armonie raffinate e un grande lavoro in studio di registrazione, nonostante “Rubber Soul” sia stato completato in appena quattro settimane. John Paul George e Ringo hanno deciso che vogliono esser qualcosa di più di un fenomeno commerciale e di costume, e negli anni successivi lo dimostreranno ancor più chiaramente. “Rubber Soul” è il loro primo disco realmente indispensabile.
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