Black Mountain – In The Future

Se l’inizio degli anni Zero era stato dominato dal revival della new wave, a partire dalla seconda metà del decennio l’antiquariato rock decide d’inoltrarsi ancor più nel passato, andando a riprendere la musica dei Settanta. Laddove i Wolfmother sono più orientati verso l’hard rock duro e puro, i canadesi Black Mountain optano per un panorama esteso a 360 gradi. All’interno di “In The Future” c’è di tutto: dai riff corpulenti alle dilatazioni della psichedelia virata space, dagli interludi folk alle suite smaccatamente progressive. Un misto totale globale dal sapore incerto, eppure in grado di conquistare per merito di un livello di scrittura molto alto: “Stormy High” miscela Led Zeppelin, Deep Purple e Black Sabbath in modo magistrale, “Tyrants” è folk – prog irrobustito da magniloquenza alla Hawkwind, “Wucan” una psychodelicatessen che sbanda pericolosamente verso la fine dei Sessanta e che riesce persino a sembrare ‘nuova’…insomma, tanta carne al fuoco, cotta al punto giusto però.

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