Brian Eno – Taking Tiger Mountain (By Strategy)

“Il suo secondo collage sonoro, ‘Taking Tiger Mountain (By Strategy)’, era di una complessità infinita, brulicava di tante e tali fonti di ispirazione senza precedenti che agli altri musicisti rock potrebbero volerci anche dieci anni per mettersi in pari”; così Lester Bangs descrive in un suo articolo, apparso sul Village Voice nel 1978, il secondo album solista di Brian Eno. Ed ha sostanzialmente ragione. In queste dieci canzoni, l’ex Roxy Music inizia ad allontanarsi dallo stile della sua vecchia band, che ancora permeava il precedente “Here Come The Warm Jets” (1973), per creare un mondo sonoro del tutto inusitato per l’epoca, in cui all’art rock si sovrappongono i primi vapori ambient, quelli che verranno via via sviluppati in una serie di opere fondamentali per l’avanguardia e la new wave degli anni Ottanta. È sufficiente ascoltare le sfumature del synth, gli interventi dei fiati e le punteggiature percussive presenti in “The Fat Lady Of Limbourg” per sincerarsene. È qui che inizia veramente la carriera in proprio di uno dei più importanti musicisti delle ultime quattro decadi.

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