Buddy Holly, da Lubbock, Texas, arrivò dopo Elvis (in verità fu proprio un concerto del Re a folgorarlo sulla strada del rock) e se ne andò molto prima; precisamente il 3 febbraio del 1959, in quel maledetto incidente aereo che si portò via anche Big Bopper e Ritchie Valens. Nonostante ciò, fu uno dei rocker bianchi più innovativi dei Fifties. Non solo per le sue sperimentazioni negli studi di registrazione o per aver imposto il quadrilatero chitarra solista/chitarra ritmica/basso/batteria, ma soprattutto per la sua capacità di scrivere canzoni in perfetto equilibrio fra la vivacità aggressiva del primo rock and roll/rockabilly e le morbide melodie vocali della perfetta pop song. Insomma, è stato proprio il texano a creare il pop/rock, e i Beatles saranno i più celebri fra i tanti che prenderanno appunti. Basta questa manciata di tracce per capire quanto la musica di Holly sia fra le più seminali del secondo dopoguerra.
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