Alfieri di uno fra i sound più secchi e asciutti degli anni Zero, con “The Perfect Is The Enemy Of The Good” gli statunitensi Burnt By The Sun si producono nel loro personale capolavoro. 14 tracce di post – hardcore evoluto che, prendendo le mosse dal seminale “Calculating Infinity” dei Dillinger Escape Plan, s’azzardano in commistioni con grind, metal estremo e persino post rock. La grande padronanza tecnica dei propri strumenti è uno dei punti di forza della band, la capacità di non farsi irretire dalle sirene del metalcore più becero e ripetitivo un altro. Sottostimato appena al di là della scena underground più di nicchia, “The Perfect Is The Enemy Of The Good” è invece un album da riscoprire assolutamente.
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