Rispetto agli esordi di “The Bones Of What You Believe”, gli scozzezi Chvrches, sazi dopo l’abbuffata di sintetizzatori proposta in precedenza, ora stiano provando a spingersi verso un pop di largo respiro, sebbene continuino ad attingere dagli anni ottanta e novanta, insistendo su espliciti richiami alle sonorità codificate da mostri sacri come Depeche Mode, Cyndi Lauper e Pet Shop Boys.
Le tematiche dei brani, dirette e a volte cupe, abbinate ai suoni elettronici hanno portato molti a utilizzare l’etichetta di emo-synth-pop per catalogare il nuovo lavoro del gruppo di Glasgow. I riscontri non tarderanno ad arrivare e permetteranno al cd di presenziare in diverse classifiche importanti di fine anno.