I Dead Boys, sorti dalle ceneri dei Rocket From The Tombs, sono uno dei migliori gruppi usciti dal giro del CBGB’s newyorkese. Per estensione, uno dei più importanti act del punk statunitense, grazie anche alla carica animalesca del frontman Stiv Bators e alla chitarra stridente di Cheetah Chrome. “Young, Loud And Snotty” è un esordio impetuoso, in cui sono custoditi molti tra i maggiori anthem dell’epoca, attraverso i quali la band si mostra straordinariamente debitrice nei confronti del garage rock di fine anni Sessanta: non a caso il loro brano più famoso, “Sonic Reducer”, chiama in causa gli MC5 sin dal titolo. Importanti anche “Caught With The Meat In Your Mouth”, boogie supersonico in odor di Stooges, New York Dolls e, addirittura, AC/DC (a rinsaldare il legame con le radici del rock & roll), la violentissima “Down In Flames” e la più ricercata “Not Anymore”, dove le armonizzazioni delle due chitarre preconizzano persino il metal a venire.
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