Attivi dal lontano 1998, i Deathspell Omega arrivano al loro sesto album in studio, “The Synarchy of Molten Bones”, continuando sulla strada già tracciata dal seminale lavoro del 2004, “Si monvmentvm reqvires, circvmspice”, in un tripudio di sperimentazione avant-garde e post black metal. Siamo quindi lontani anni luce dagli esordi alla Darkthrone, a testimonianza del fatto che questa corrente, rappresentata meravigliosamente dagli stessi Deathspell Omega, ha ancora molto da dire (non sono pochi infatti i dischi avant-garde metal del 2016 degni di nota). Ma la fortuna della formazione francese sta anche nella promessa mantenuta nel corso degli anni di non svelare nulla di troppo sull’identità dei membri dell’ensemble, in un alone di mistero perfetto per alimentare il fascino occulto che si irradia dalle loro composizioni, in bilico tra religione, magia nera e filosofia.
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