Gothic/industrial metal dalla Svezia. Ma fatto con abilità e voglia di divertire(si), alla faccia di una definizione che non farebbe presagire nulla di buono. Invece i Deathstars, dopo il discreto esordio “Synthetic Generation” (2003), s’impongono con “Termination Bliss“, disco certamente derivativo (le influenze principali del gruppo sono i Rammstein, la darkwave anni Ottanta e i Dimmu Borgir, con una spruzzatina di Manson giusto nel look) eppure veloce, fresco, molto godibile e con un paio di pezzi (“Cyanide” e “Play God” su tutti) che rimarranno nei best of dei locali metal per molto tempo. Peccato si siano persi per strada: “Night Electric Night” del 2009 risulterà decisamente meno a fuoco, ridondante e colmo di orchestrazioni più che dispensabili. Da allora i Deathstars non hanno pubblicato materiale inedito, anche se un nuovo capitolo sembrerebbe in fase di registrazione.
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