Deep Purple – In Rock

I Deep Purple che oggi conosciamo nascono con questo disco, sebbene nei due anni precedenti ne avessero già dati alle stampe ben quattro, compreso un pasticcio di rock sinfonico che allora andava molto di moda (“Concerto For Group And Orchestra”, 1969). Già, perché la prima formazione della band britannica, priva ancora di Ian Gillan alla voce e di Roger Glover al basso, si dedicava anima e corpo al nascente progressive rock. Con “In Rock” cambiò tutto; l’apripista “Speed King” è un omaggio al rock and roll anni Cinquanta suonato con una potenza e pesantezza inumane, il classico “Child In Time” inizia soffice per crescere di volume in modo più che impetuoso, mostrando le grandi doti canore di Gillan, mentre i restanti pezzi conservano l’archetipo prog, ma sono irrobustiti dalla chitarra di Ritchie Blackmore, i cui riff al fulmicotone duellano con quelli all’organo di Jon Lord (“Flight Of The Rat” l’esempio più clamoroso). Insieme a Led Zeppelin e Black Sabbath, i Deep Purple formeranno la ‘sacra triade’ dell’hard n’ heavy nel primo lustro dei Seventies.

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