La fine degli anni Ottanta è il periodo d’oro dei Dinosaur Jr. Non paghi di aver appena pubblicato un capostipite dell’alternative come “You’re Living All Over Me“, con “Bug” i tre sfornano un altro capolavoro in cui il rumore di assoli e riff ebefrenici va a braccetto con alcune fra le più memorabili melodie del rock statunitense. Una di queste è l’apripista “Freak Scene”, in cui la linea vocale agreste intonata da Mascis viene lacerata dal polverone d’inferno sollevato dalla sua chitarra, dal rimbombo fragoroso della batteria di Murph e dal basso cingolato di Barlow. Sarà il loro inno e molti gruppi grunge prenderanno appunti. “Don’t”, infine, chiude l’LP originale in sfrenata orgia rumorista. Nel mezzo altri degli episodi più riusciti dei Nostri, da “They Always Come” a “The Post”. I Dinosaur Jr. comporranno ancora molti buoni lavori, persino nel dopo – reunion, generalmente più smussati e orientati verso il folk rock, ma gran parte della loro carica eversiva svanirà dopo “Bug”.
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