Nel 1978 sembrava che tutte le band esordienti dovessero proporsi nei modi, ormai quasi ‘istituzionalizzati’, del punk, del post – punk e della new wave. Pareva davvero che non ci fosse spazio per altro. In realtà, i cultori del classic rock si contavano ancora a milioni, tanto che il debut – album dei Dire Straits vendette subito moltissimo, ottenendo il doppio platino sia negli Stati Uniti sia nel Regno Unito. Merito di un sound forse di maniera, ma terribilmente ‘tondo’ e ben congegnato, che prende spunto dal vecchio rock & roll, dal blues bianco, dal country e stilizza tutti questi elementi in una forma filologicamente inattaccabile. Il valore aggiunto del quartetto inglese si chiama Mark Knopfler, cantante suadente e chitarrista virtuoso che fa suo lo stile felpato di Eric Clapton, trasponendolo in un mondo sonoro un po’ ‘raffreddato’, ma che non manca di classe e tocco morbidissimo. “Sultans Of Swing” sintetizza al meglio tali aspirazioni in un soft rock da manuale. Non cambieranno mai i Dire Straits, e anche nei dischi successivi terranno fede alla loro natura di paladini della tradizione, continuando a scrivere canzoni magari non molto coinvolgenti, ma assolutamente raffinate.
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