Elisa si sveste finalmente dei triti e banali panni melodici italiani e ritrova il rock. Un disco intenso, raramente sottotono (escludendo giusto la banalotta And All I Need) che vive nei capitoli più galoppanti (come Your Manifesto e Vortex) i suoi momenti migliori. Inoltre, Elisa ci presenta una riuscita cover dei Tears For Fears (Mad World) e un gradevole, anche se un po’ troppo lacrimoso, duetto con Anthony Hegarty (Forgiveness). L’ulteriore conferma di una delle voci migliori d’Italia uscite allo scoperto a fine anni novanta.
Categorie
- Anniversari (74)
- Classifiche (61)
- Migliori Album (2.316)
- Storia della Musica (60)
- Underrated (11)