Il ritorno di Eminem dopo anni è violentissimo, l’alter ego Slim Shady prende le redini del gioco da subito e trita qualsiasi cosa gli passi sotto gli occhi: rime politicamente scorrette, attacchi alle reginette del pop da Lindsay Lohan all’onnipresente Britney; racconti dell’infanzia di Em di certo non serena e tranquilla, attacchi alla madre che lo iniziò alla droga, al patrigno che abusò di lui, a periodi in rehab e situazioni affini. Zero filtri vocali, la voce di Eminem colpisce secca e diretta, pochissime (grazie a dio) partecipazioni e qualche sperimentazione azzeccata. Nessuno, probabilmente nemmeno Marshall si aspettava un ritorno così disturbato e disturbante, simbolico e affascinante al tempo stesso.
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