Fra le varie meteore provenienti dai talent italiani, Emma Marrone (spesso conosciuta semplicemente come Emma) è fra le poche cantanti destinate a durare. Dalla vittoria di Amici nel 2010 a quella di Sanremo 2012, l’artista salentina ha inanellato un trittico discografico inesorabilmente destinato alle vette delle classifiche nazionali e al doppio platino. “Schiena” non fa eccezione, e oltre al successo di vendite ce la mostra più agguerrita che mai. Probabilmente più vicina a quello che vorrebbe essere, ossia una “rocker” sulla scia di Gianna Nannini, suo idolo indiscusso, piuttosto che una semplice replicante del pop italiano più piatto e banale. In verità il cammino è ancora lungo, e brani come “La mia felicità” (dalla penna di Fabrizio Moro) finiscono coll’impantanarsi nei soliti cliché melodico/melensi, eppure già “Dimentico tutto” (autore Nesli) mostra un piglio più coinvolgente. Fra alti e bassi, e all’interno della musica leggera che più leggera non si può, “Schiena” è comunque il miglior lavoro interpretato da Emma sino ad ora. Si percepisce che lei vorrebbe andare oltre. Difficilmente, però, le regole del music biz d’oggigiorno glielo permetteranno.
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