Sembra davvero di poter percepire il calore di un’estate senza fine, quando si ascoltano le note del terzo album di Christian Fennesz, chitarrista austriaco d’avanguardia che soppesa i propri accordi tramite un computer portatile e li infarcisce di rumoristica glitch. La sorpresa sta in questo: trovarsi di fronte a musica ambient/minimalista risciacquata nell’elettronica, che però sa sprigionare colori caldi al posto delle consuete tonalità glaciali che il più delle volte contraddistinguono tale tipo di sound. Probabile che il merito sia dovuto, almeno in parte, alla registrazione analogica; possibile che Fennesz abbia voluto dar sembianze più ‘intellettuali’ alla chill out music degli anni Novanta (la title – track è una specie di commistione fra glitch, ambient e downtempo). Quel che è sicuro è l’altissimo grado d’ispirazione che spira fra i solchi di “Endless Summer“, vetta assoluta dell’artista.
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