Con “There Is Love In You”, Hebden prosegue nel suo lavoro di affabulazione caleidoscopica e, forte delle recenti collaborazioni con Burial e il batterista jazz Steve Reid, si cambia d’abito e modifica parzialmente il suo universo sonoro. I vecchi Four Tet si ritrovano nei fruscii folktronici di “This Unfolds” e nell’immaginifico post – rock da dancefloor della conclusiva “She Just Likes To Fight”. Altrimenti, l’album è un susseguirsi di esplorazioni all’interno dei micromondi techno, house e dubstep. Ottimo disco di eccelso artigianato, senza dubbio da segnalare e apprezzare senza riserve. Non stiamo parlando di un nuovo “Incunabula” o del “Selected Ambient Works 85 – 92” del terzo Millennio ma di un lavoro onestissimo.
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