Reduce dalle fortune televisive su Mediaset (Drive In e MegaSalviShow), Francesco Salvi sfondò sul mercato discografico italiano con un disco di dance pop demenziale di pregevole fattura, che conteneva “Esatto”, brano che l’artista portò a Sanremo classificandosi settimo. Gli arrangiamenti semplicissimi, volutamente ritmati e diretti, erano spensierati e adatti a giovanissimi e fauna da villaggio vacanze. La presenza di tormentoni autentici e dotati di grande spontaneità come “C’è da Spostare una Macchina”, “Taxi” e la già citata “Esatto” valsero a “Megasalvi” il Disco di Platino, in quello che è tutt’oggi un manifesto efficace della musica popolare giovane che andava nel nostro paese in quei tempi. Questo sottovalutato lavoro e i primi vagiti di Jovanotti, sapientemente diretti da Cecchetto, aprirono la strada poco dopo agli 883 e favorirono l’inizio dell’epoca d’oro di Radio Deejay, periodo che marchierà indelebilmente molti giovani di allora.
I veri dischi indispensabili della vita…