Gamma Ray – Somewhere Out In Space

Dopo aver cambiato il corso del power metal europeo con gli Helloween, Kai Hansen abbandonò la nave a fine anni Ottanta. Fondò i Gamma Ray con l’amico Ralf Scheepers (gigantesco cantante metal crucco Popeye style) e, dopo tre dischi carini ma niente più, tornò al vertice della catena alimentare con “Land Of The Free” (1995), lavoro in cui il buon Kai si prese cura anche del cantato. La scena heavy europea andò fuori di testa per questa release, che riportava improvvisamente all’attenzione generale l’heavy puro, come se l’ondata grunge non fosse mai esistita e il groove metal non stesse monopolizzando le charts da mesi. “Somewhere Out In Space” estremizzò il discorso, con volate speed, falsetti, duelli tra chitarre, tastierazze e un mood epico, sognante e incalzante presente in ogni traccia: un’atmosfera che ricordava sul serio le coordinate che lo stesso Hansen impose nei superbi “Keepers” dieci anni fa. Col tempo i Rays virarono sempre di più verso l’heavy metal classico, ispirandosi ai Judas Priest e agli iniziatori del genere, ma nell’era 1995-2000 rimangono imprescindibili per la riscoperta del power melodico continentale.

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