Giant Squid – The Ichthyologist

Il Calamaro Gigante nasce da un insensato e allucinante frullato di Mastodon, Black Sabbath, Neurosis, Rush, Godspeed You! Black Emperor, King Crimson, Crisis, Pink Floyd, qualcosa di jazz, roba etnica spruzzata qua e là e tante altre cose: il risultato è musica che va dritta al cervello facendovi entrare per direttissima in un curiosissimo trip fatto di immagini liquide col vizio di solidificarsi di tanto in tanto, che vi porta in dimensioni eteree per poi mettervi comodi davanti a un vetro per farvi osservare alcuni dei vostri incubi fare a pugni. La forma musicale di questo album è dura da descrivere, al di là delle influenze già elencate. Ci sono chitarre grasse e distorte, batteria, trombe, voci filtrate, voci sussurate, voci urlate, notevoli in questo caso gli interventi di Karyn Crisis (Throwing A Donner Party At Sea) e di Anneke Van Giersbergen (Sevengill), il tutto senza risultare pesante, duro, estremo…

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