Gli Iced Earth di Jon Schaffer (chitarra) impiegano un po’ di tempo per farsi valere all’interno della scena metal. “Night Of The Stormrider” (1991) è già un ottimo disco, ma per esplodere la band statunitense necessita di un cambio di cantante; così, per “Burnt Offerings” (1995), troviamo dietro il microfono il possente vocalist Matt Barlow, abile nell’enfatizzare le atmosfere bollenti dell’album. Che probabilmente rimane il prediletto dai fan più accaniti del complesso. È però il controverso “Something Wicked This Way Comes” a poter vantare la più completa panoramica sul particolare stile degli Iced Earth; nelle 13 tracce che lo compongono si articolano tutte le sfumature di un classico suono heavy metal (le chitarre e la ritmica di “Prophecy” nonché l’arpeggio acustico posto nel mezzo di “The Coming Curse” offrono più di un richiamo agli Iron Maiden) che però non disdegna affatto passaggi al confine col thrash (“Stand Alone”), notevoli influenze power, strutture quasi progressive e uno spiccato senso della melodia. In sintesi, un ottimo incrocio fra la violenza di “Burnt Offerings” e le atmosfere più ariose di “The Dark Saga“. Indubbiamente uno degli act metal più originali degli anni Novanta.
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