In Flames – The Jester Race

E’ questo il disco che permette al death melodico svedese di conquistare definitivamente le luci della ribalta all’interno della scena metal. Pure loro provenienti da Goteborg, come At The Gates e Dark Tranquillity, dopo l’ottimo “Lunar Strain” del 1994 gli In Flames fanno il botto con “The Jester Race“. Si tratta di un successo di pubblico e critica per la band di Anders Fridén e Jesper Strömblad, che in questi 10 brani calibra al meglio le proprie influenze: la base è ancora death, ma su di essa il quintetto stende un impasto policromo e ricco di input stilistici dei più disparati; si va dal thrash alla NWOBHM, dal folk a passaggi e cambi d’atmosfera che, seppur lievissimamente, richiamano persino l’hard rock classico. I due episodi che sintetizzano al meglio questo approccio sono “Moonshield”, potente mid tempo dal fortissimo retrogusto folk (cfr. l’arpeggio chitarristico iniziale), e la title – track stessa, leggermente più mossa e dalle armonizzazioni alla Iron Maiden (il sound della band inglese è fonte d’ispirazione primaria per gli svedesi). Non mancano neppure tracce più feroci e veloci, come la breve “Graveland” e “Lord Hypnos”, ma il denominatore comune di ogni canzone di “The Jester Race” è il gancio melodico sempre in agguato.

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