Iron Maiden – Killers

Dopo lo strepitoso esordio, i Maiden firmano uno dei dischi migliori di tutti i tempi in ambito heavy metal. Canzoni come la titletrack, “Murders In The Rue Morgue”, “Drifter”, “Purgatory” e il singolo “Wrathchild” portano il metal a un nuovo livello, fatto di velocità, impatto, intrecci chitarristici aggressivi e melodici e linee di basso mai così importanti nell’economia di un singolo pezzo. Su tutto questo svetta la voce di un Paul Di’Anno graffiante e perfetto rocker nel contesto più heavy possibile per il periodo. Raramente una band al secondo disco segnerà una scena intera in questo modo, tuttavia un primo e determinante terremoto per le coordinate sonore degli Iron Maiden sta per avvenire. Il leader del gruppo Steve Harris deciderà di silurare il cantante a causa dello stile di vita considerato troppo estremo per i progetti della band. Di lì a poco arriverà Bruce Dickinson e il combo sarà definitivamente pronto a conquistare il mondo.

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