Semplice soft rock o più altisonante ‘cantautorato confessionale’? Difficile a dirsi; rimane la pura e semplice constatazione che “Sweet Baby James“, secondo album del cantautore americano James Taylor, allora appena ventiduenne, è un punto di svolta ineludibile nella storia del rock. Darà il là a quel filone di cantautori intimisti, sia uomini sia donne, che negli anni Settanta rappresenteranno un vero e proprio fenomeno social – musicale. Oltre all’importanza storica, comunque, questo LP rimane tuttora uno dei più belli mai registrati dal musicista di Boston, forte di delizie quali “Country Road”, “Fire And Rain” e la stessa title – track.
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