L’ultimo grande spettacolo dei Jefferson Airplane è questo disco che si mostra a due facce. Accanto ad alcuni episodi di psycho folk del più lirico mai messo in note dall’ensemble, quali “Good Shepherd” e “Wooden Ships” (quest’ultima scritta con il contributo di David Crosby), c’è anche la jam quasi feroce di “Hey Fredrick”, in cui la psichedelia sfiora l’hard rock, soprattutto nelle tirate chitarristiche di Kaukonen e Kantner, e ci sono gli inni politici di “We Can Be Together” e “Volunteers”. È soprattutto quest’ultimo, tanto celebre da esser stato utilizzato nella colonna sonora di “Forrest Gump“, a fornire il quadro degli eventi; dal flower power i Jefferson sono passati all’impegno militante, o quasi. Ma, a livello puramente musicale, il loro momento d’oro finisce qui. Nel loro futuro ci saranno solo un paio di dischi mediocri e la dissoluzione in Jefferson Starship e Hot Tuna.
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