Non è solo il disco più famoso e venduto del gruppo britannico. È anche, e soprattutto, quello in cui i Jethro Tull mettono definitivamente a punto la loro peculiare miscela progressive rock, fatta di stasi folk e scoscendimenti hard rock, due generi che in “Aqualung” si compenetrano alla perfezione, a volte persino nello stesso pezzo, come dimostrano la title – track e “Up To Me”. Animato dall’alternanza fra delicate e pensose ballad quali “Cheap Day Return”, “Mother Goose”, “Wond’ring Aloud” e i riff elettrici e sferzanti di “Cross-Eyed Mary”, “Hymn 43” (quest’ultima capace di ispirare gli Iron Maiden) e “My God”, in cui il flauto di Ian Anderson ha modo di giganteggiare, l’album contiene anche il brano più celebre della band, “Locomotive Breath”, grande classico live divenuto ormai uno standard del rock, dal memorabile intro pianistico e dall’imperioso riff chitarristico.
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