Forse non sarà il disco migliore dei Jinjer (che hanno all’attivo altri due full-length e una serie di EP, in particolar modo il recente “Micro), ma “Macro” ha contribuito a cementare la posizione di rilievo degli ucraini all’interno del lato progressive/djent del metallo contemporaneo. Inoltre, la frontwoman Tatiana Shmailyuk è diventata il simbolo di una nuova generazione di vocalist metal, per le quali ormai non è più necessario (né tantomeno sensato) parlare di female fronted band. “Macro”, pur perdendo per forza di cose l’effetto “wow” delle precedenti pubblicazioni dei Nostri, consolida il sound dei Jinjer rendendolo una garanzia per tutti gli aficionados. Tra pezzi trademark (vedi “On the Top”) e folli sperimentazioni reggae e jazz, il terzo album della formazione è stato anche il protagonista del tour che il quartetto ha portato in tutta Europa, mietendo sold-out praticamente ovunque, Italia compresa.
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