Frutto di un periodo di vacanza in California nei dintorni di Los Angeles (da qui il titolo), che permise a Mayall di confrontarsi con una scena musicale in piena esplosione (conobbe Frank Zappa e i Canned Heat), “Blues From Laurel Canyon” è un disco magnifico. Sciolti i Blues Breakers, John si fa accompagnare da un organico più ristretto, in cui comunque c’è ancora Mick Taylor, futuro Stones, alla chitarra; il risultato è uno dei suoi lavori più coraggiosi, in cui trovano spazio persino alcuni spunti psichedelici, come negli indimenticabili nove minuti di “Fly Tomorrow”, che chiudono in gloria il 33 giri.
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