I Journey sono stati una delle band di maggior successo nella storia dell’AOR. Dovettero però aspettare parecchio prima di esplodere sulla scena mondiale, nonostante i risultati di vendita andassero aumentando già sul finire dei 70ies. Fu proprio grazie all’opener di “Escape” che il loro nome finì una volta per tutte sulla bocca di tutti gli appassionati: “Don’t Stop Believin’” è a tutt’oggi una delle canzoni più famose del rock, anche grazie all’esposizione ricevuta in epoche diverse da molti telefilm e serie di successo. L’ugola di Steve Perry e le sue altissime tonalità, donarono al rock estremamente tendente al pop ruffiano di Neal Schon e compagni quel quid in più che permise alla band di conquistare addirittura nove dischi di platino con questa release e di consacrare il gruppo tra le stelle di prima grandezza di tutto il movimento. A dire il vero “Escape” contiene molte altre canzoni validissime, come i due singoli “Who’s Cryin’ Now” e “Open Arms”, oltre a “Stone In Love” e “Still They Ride” e tutto sommato è ancora un buon lavoro duro specialmente se confrontato col successivo (e altrettanto famosissimo) “Frontiers”.
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