Dopo aver inciso una pietra miliare del metalcore due anni prima, i Killswitch Engage tornano in gioco con un nuovo singer dietro al microfono e tutto da perdere. Dutkiewicz ci vede giusto anche questa volta, riuscendo a vendere bene (il disco otterrà l’oro negli States) e a convertire i fan al verbo di Howard Jones. “The End Of Heartache” è generalmente più cupo del precedente, ma ha buonissimi ganci melodici nei ritornelli, anche in momenti più debitori del thrash come “Breathe Life”. Titletrack e “Rose Of Sharyn” fanno il resto, consacrando ulteriormente la band quale leader del nuovo movimento, che da inizio millennio è stato fatto per comodità confluire nella seconda era della New Wave Of American Heavy Metal, dopo che Pantera e Korn avevano definito la prima negli anni novanta.
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