In un momento storico in cui l’arte, almeno quando si parla di musica e di alcuni generi in particolare, sta attraversano una fase di stanca, dischi come quello di King Krule sono una boccata d’aria fresca. “The OOZ” è il terzo album per l’artista classe 1994, secondo sotto il moniker KK. King Krule, pseudonimo di Archy Ivan Marshall. Il nome d’arte principale del musicista britannico è ispirato al film di Elvis Presley La via del male (King Creole), leggenda che compare tra le sue influenze artistiche insieme a Morrissey, Gene Vincent, Fela Kuti, J Dilla e Edwyn Collins. La sua musica non appartiene ad alcun genere specifico, ma deriva da jazz, punk jazz e jazz fusion, con elementi di darkwave, post-punk e hip hop, incastonati in una sorta di caos controllato. “The OOZ” è il parto di una mente a dir poco creativa e per questo, estremamente contorta. Fatto che si riflette non solo nel sound ma anche nelle lyrics, spesso scomode e senza alcun filtro morale.
Categorie
- Anniversari (74)
- Classifiche (61)
- Migliori Album (2.316)
- Storia della Musica (60)
- Underrated (11)