Il ritorno dei Lääz Rockit non ha certo cambiato le sorti della musica (per usare un eufemismo…), e neppure quelle del thrash metal, filone stilistico al quale il gruppo di San Francisco ha dato tanto, ricevendo in cambio molto (troppo?) poco. Eppure, “Left For Dead” strappa più di una lacrima, per come la band guidata dall’ugola di Michael Coons è stata in grado di concentrare il vecchio sound di vent’anni prima in una manciata di canzoni dotate di una produzione decisamente al passo coi tempi, modernizzando al contempo l’approccio compositivo. Detto questo, i pezzi potrebbero benissimo stare nel famoso “Nothing’$ $acred” del 1991, e mostrano pure rimandi allo stile dello storico “Annihilation Principle” (1989). “Ghost In The Mirror” è l’unico momento in cui i tempi si fanno più moderati, creando un pezzo dal feeling insolitamente intimo; per il resto fra l’opener, “My Euphoria”, “Desolate Oasis” (probabilmente il picco del platter) e simili non c’è tregua, thrash allo stato dell’arte. Applausi a scena aperta, un rientro in grande stile per un gruppo sottovalutato e ingiustamente dimenticato per anni.
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