Gli Lcd Soundsystem sono la creatura personale del musicista statunitense James Murphy, già noto nel ruolo di DJ, produttore e co-fondatore del’etichetta DFA Records. Il suo lascito artistico alla musica del 21esimo secolo è racchiuso principalmente in questo debutto omonimo (i successori sono piuttosto modesti), inebriante fusione di dance – punk, elettronica anni Novanta (i Talking Heads virati acid house di “Daft Punk Is Playing At My House”) e cianfrusaglie settantiane riunite sotto i numi tutelari David Bowie e Kraftwerk. Un cd derivativo come mille altri rilasciati negli ultimi dieci anni, ma dotato di una facilità di scrittura che lo rende efficacissimo nel generare ebbrezza estemporanea. Ci vuole classe nel saper ideare prima un hit di synth pop mutante (“Tribulations”), subito dopo una pralina electro dal battito alla Suicide (“Movement”) e infine un rock lento e insinuante che si pone come ipotetico ibrido fra Beatles e Pink Floyd. Peccato che l’ispirazione sia durata poco, ma “Lcd Soundsystem” rimane un episodio decisivo nell’economia del post punk revival di qualche anno fa.
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