Vasco Brondi è uno dei portabandiera del nuovo indie rock nazionale. Quel cantautorato che riesce, dopo qualche anno di gavetta, a emergere fino a raggiungere le classifiche che contano (esordirà al secondo posto nella classifica FIMI). Le luci della centrale elettrica include ora nel proprio sound divagazioni folk-pop e disco-pop anni ottanta.
Il risultato coinvolge ben oltre le apparenze, cercando di seguire (personalizzandoli) gli insegnamenti di protagonisti della musica italiana così diversi tra loro come Battiato, CCCP e Rino Gaetano. I testi rimangono comunque in primo piano, grazie a un’efficace raccolta di refusi poetici e ciarpame linguistico attinto dalla realtà virtuale e immateriale, piuttosto che concreta e deteriorata.