L’opera più austera di Cohen. In grado di tagliarti a brandelli come la lama affilata di un rasoio. Bandita la batteria, il suono si riduce all’essenziale: chitarra, banjo, piano più qualche coro di bambini e soffusi arrangiamenti orchestrali a sottolineare i momenti più intensi delle narrazioni. Otto canzoni di amore e odio, come riporta il titolo: sentimenti che nel brano più noto del disco, “Famous Blue Raincoat”, si compenetrano in un intrico irresolubile. Fra gli episodi più celebri, compaiono anche “Joan Of Arc” e “Avalanche”; fra i più ingiustamente trascurati, si segnalano “Last Year’s Man”, che alterna visoni bibliche a fallimenti esistenziali, “Dress Rehearsal Rag”, parabola dal sarcasmo al cianuro su di un attore in rovina, e “Diamonds In The Mine”, country ebbro di whisky in cui la voce di Cohen sembra voler sbranare chi l’ascolta. “Joan Of Arc” verrà ripresa da De André, che terrà a mente anche l’arpeggio iniziale di “Avalanche” per la sua “La domenica delle salme”. Un album perfetto.
Categorie
- Anniversari (74)
- Classifiche (61)
- Migliori Album (2.316)
- Storia della Musica (60)
- Underrated (11)