Questo disco dei torinesi Linea 77 ebbe due vite. Dapprima pubblicato dalla piccola etichetta indipendente Collapse Records nel 1998, vide poi crescere la propria fama in modo più che ragguardevole, tanto da raggiungere il quartier generale della Earache, che nel 2000 decise di ristamparlo e distribuirlo in tutto il mondo. Alla resa dei conti “Too Much Happiness Makes Kids Paranoid” è l’unico LP di nu metal italiano in grado di non sfigurare di fronte ai prodotti americani; fra Deftones e Rage Against The Machine (la band si era formata suonando cover di questi ultimi), il quintetto stupisce tutti nell’uso di due cantanti, Emi e Nitto, ancora perfettamente funzionali nel sottolineare gli scarti emotivi di potentissimi brani alternative metal come “Meat”, “Nosedive” e “Tutto quello che ho sempre voluto” (insieme a “90°” l’unica traccia cantata in italiano). Peccato che tali premesse non abbiano portato ai risultati sperati: già il successivo “Ket.ch.up Sui.ci.de” (2001) mostrava un gruppo meno compatto e dalle idee un po’ più confuse, difetti che si acuiranno album dopo album. Potevano fare il grande salto, ma hanno mancato il trampolino di un centimetro.
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