E’ stato Link Wray il primo, vero guitar hero della storia del rock, sebbene allora non venne percepito come tale e ancora oggi la sua statura di musicista non sia pienamente riconosciuta. Eppure si parla di un chitarrista che ebbe una forza detonante pari a quella di Jimi Hendrix, il quale peraltro non nascose mai i debiti contratti nei confronti di questo artista della sei corde di discendenza pellerossa, Shawnee per la precisione. Ma la sua influenza andò ben oltre il mancino di Seattle; Wray plasmò lo stile di centinaia di chitarristi, a partire da Pete Townshend, che senza l’autore di “Rumble” non avrebbe mai imbracciato lo strumento e fondato gli Who. Già, “Rumble“: è con questo brano strumentale, un blues lento e torbido, ultra distorto dall’uso del fuzztone e guidato da power chord potentissimi, che Fred Lincoln Wray Junior destabilizza il rock and roll nel 1958. Non si era mai sentito qualcosa di così sfacciatamente provocatorio e violento, tanto che nonostante la mancanza di un testo la composizione venne bandita da moltissime stazioni radio. Formidabile innovatore dell’effettistica per la chitarra elettrica, Wray fu uno dei più grandi interpreti del surf rock, del rockabilly e di moltissimi altri sottogeneri, tanto che garage, punk ed heavy metal si nutrirono di molte delle sue intuizioni.
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