Loreena McKennitt – The Mask And Mirror

Abile polistrumentista (strumento prediletto: l’arpa) e cantante dotata di timbro sottile e soffuso, quasi fiabesco, la canadese Loreena McKennitt arriva alla perfetta definizione del suo stile con “The Mask And Mirror“, primo album ad entrare in classifica negli USA e a rendere la musica dell’artista un fenomeno mondiale e non soltanto patrio. È un pop sound furbissimo, il suo; a dirla tutta anche molto raffinato e difficile da cesellare in ogni suo intarsio. Sfruttando la tradizione del folk celtico e mettendo in contatto questa con mille altri esempi di sonorità popolari, da quelle mediorientali al revival del Medioevo europeo, la McKennitt organizza una sorta di world music dalle aperture new age, senza per questo dimenticarsi alcune sfumature pop/rock. L’esempio del singolo “The Bonny Swans” è indicativo di questo modo di operare: c’è la sua voce sottilissima che declama un’antica “murder ballad”, c’è un tappeto percussivo e orchestrale sovrastato dal suono del violino, ma ci sono anche interventi di chitarra elettrica, solo compreso, che rendono il substrato folk e il tema macabro del testo più accettabili per gli ascoltatori occasionali. Il successore di “The Mask And Mirror” venderà ancor di più, ma il picco artistico di Loreena rimane probabilmente questo.

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