Volendo tralasciare “Lucio Battisti Vol. 2”, pubblicato solo in cassetta e ignorato anche allora, questo è il secondo album “ufficiale” di Battisti. Probabilmente il più importante della sua carriera, nonché fra i pochi imprescindibili dell’intera musica leggera italiana, nonostante molte canzoni fossero già uscite in versione 45 giri. Il musicista reatino cambierà ancora stile e si cimenterà persino col prog rock, ma in “Emozioni“, oltre alla title – track e ad “Acqua azzurra, acqua chiara”, c’è lo ‘spaghetti blues’ di “Il tempo di morire” che, grazie ad una chitarra elettrica quasi hendrixiana e all’arrangiamento essenziale, stravolge i canoni cantautorali e guarda avanti, molto avanti. Così in anticipo sui tempi che a più di quarant’anni di distanza ben pochi ne hanno seguito l’esempio. Tu chiamalo, se vuoi, genio.
Categorie
- Anniversari (74)
- Classifiche (61)
- Migliori Album (2.316)
- Storia della Musica (60)
- Underrated (11)