Lykke Li dopo aver inaspettatamente scalato le classifiche di tutta Europa, grazie a un remix del dj belga The Magician del suo singolo “I Follow Rivers”, si è trovata in mano un successo dance involontario. Invece di cavalcare l’onda, nel tentativo di sfruttare una fetta precisa di mercato, nel suo terzo album “I Never Learn” l’artista si distacca completamente da quel mondo.
Il primo singolo, “No Rest For The Wicked”, cupo e riflessivo è il perfetto esempio di come sia “I Never Learn“. Anche all’interno delle restanti tracce non c’è nessun accenno alla musica dance. Quello di Lykke Li è un album capace, nei soli 33 minuti di durata, di catapultarti nei suoi pensieri e nel suo cuore infranto dalle troppe delusioni amorose, attraversando vibrazioni indie pop e dream pop.
Il successo di “I Follow Rivers”è destinato a rimanere un’eccezione nella sua discografia, ma “I Never Learn” è un lavoro che consolida un’artista che, pur di assecondare i suoi impulsi e presentarsi senza filtri, è pronta a sacrificare i riscontri commerciali.