Dopo aver scritto pagine importanti del thrash anni Novanta, i Machine Head riescono anche nel nuovo Millennio a lasciare il segno. “The Blackening” rappresenta l’inizio di una seconda giovinezza per la band di Robb Flynn, in grado di rispolverare il sound delle origini e attualizzarlo al 2007, fornendo così un gioiello di groove metal scintillante che fa breccia nei cuori di nostalgici e, soprattutto, di nuove leve cresciute a nu e metalcore. L’intero lavoro è da ascoltare senza trascurare alcun passaggio, le strutture dei pezzi sono spesso al limite del progressive, alcune superano agevolmente gli otto minuti di durata. Un autentico fulmine a ciel sereno, da parte di un quartetto da sempre accusato di essere troppo derivativo, capace di piazzare la zampata che gli permetterà di ritornare a pieno titolo tra i nomi di punta del genere.
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