Mayhem – De Mysteriis Dom Sathanas

Quando “De Mysteriis Dom Sathanas” viene pubblicato nel 1994, i Mayhem non esistono più. Il loro chitarrista, fondatore e leader Øystein Aarseth, meglio conosciuto con lo pseudonimo di Euronymous, è stato ucciso da Varg Vikernes (vedi alla voce Burzum) l’anno precedente; l’evento pone quindi termine alla prima incarnazione della band. I Mayhem si riformeranno poco dopo, nel 1995, ricominciando a produrre nuovo materiale solo a partire dal 1997. Qui però c’interessa soffermarci sul “De Mysteriis…”, opera dalla lunghissima gestazione – i primi abbozzi datano 1987 – e indiscussa pietra miliare del black metal norvegese e, di conseguenza, mondiale. Le registrazioni risalgono al biennio 1992-93, e vedono proprio Vikernes al basso (!), mentre la composizione degli 8 brani è persino antecedente; in particolare, i testi sono stati scritti da Dead (Per Yngve Ohlin), ex cantante del gruppo suicidatosi nel 1991 poco più che ventenne. Questi cenni biografici servono a chiarire quanto fosse reale il grado di violenza e follia che si respirava all’interno di questa formazione e, più in generale, nella prima scena black norvegese. Un senso di malessere che si fa oltremodo percepibile nelle note di questo cd, amplificato ulteriormente dal modo di ‘cantare’ di Attila Csihar (ungherese, ex Tormentor), un lamento straziato e teatrale lontanissimo dagli standard dello “scream” e del “growl”. La registrazione è scarna e minimale, ma perfettamente funzionale nel mettere in mostra un tasso tecnico superiore alla media degli act black del periodo, che si esalta soprattutto nei cambi di tempo di brani ormai leggendari quali “Funeral Fog”, “Freezing Moon”, “Pagan Fears” e “Life Eternal”, guidati da un batterista d’eccezione come “Hellhammer” (Jan Axel Blomberg). Lontana dal ‘sinfonismo’ degli Emperor, dal minimalismo esasperato dei Darkthrone e dall’ossessività di Burzum, la musica del “De Mysteriis…” è talmente originale da esser praticamente impossibile da imitare; è un viaggio attraverso oscurità abissali che ancora oggi mantiene intatto tutto il suo fascino.

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