E’ davvero complicato descrivere a parole la devastante musica dei Meshuggah e il loro contributo esagerato fornito al metallo estremo e cervellotico (al punto che una sotto corrente del post metal(core) moderno è stata definita djent in omaggio al loro caratteristico sound di chitarra ribassato). Fondendo un impatto thrash con dettami death e math rock, ribollito in aperture fusion e jazz sperimentale, riuscirono a creare un suono senza precedenti nella scena, oltre a elevare vertiginosamente l’entry level per chi volesse cimentarsi con la musica pesante di fine millennio. “Destroy Erase Improve” si apre con il manifesto schizoide “Future Breed Machine”, ma è nelle tracce come “Transfixion”, “Inside What’s Within Behind” e nella doppietta “Sublevels/Vanished” che si annidano i semi della rivoluzione svedese che invade l’extreme metal durante l’estate del 1995. I protagonisti sono autentici fuoriclasse nel proprio ruolo, a partire dal vomita odio Kidman dietro il microfono, passando per Thordendal a chitarre e sintetizzatori, per finire al disumano batterista Tomas Haake. I Nostri tuttavia sono solamente agli inizi di un periodo creativo che durerà per almeno sette anni…
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