E’ con il quinto album solista che il più talentuoso dei Jackson 5 trova la formula magica per diventare, di lì a poco, il Re del Pop. “Off The Wall” vende più di venti milioni di copie in tutto il mondo e si rivela una tappa imprescindibile nell’evoluzione della musica mainstream, che qua inizia ad assumere il suo carattere universalistico, quello che le consentirà di inglobare qualsiasi stile maturato dal tronco del blues e di riadattarlo a proprio uso e consumo. Prodotto da Quincy Jones, genio della lampada della black music, il lavoro mette in fila dieci brani sinuosi e smussati di ogni asperità, che centrifugano in modo quasi scientifico disco music, soul, rhythm ‘n’ blues, funk apollineo e nuance rock in una sintesi mai tentata prima. Michael canta divinamente e mostra un falsetto ancora fortemente sensuale nella celeberrima “Don’t Stop ‘til You Get Enough”, mentre nella title – track si avvia già verso quelle modulazioni vocali asessuate che in “Thriller” gli permetteranno di conquistare il mondo. Gli arrangiamenti opulenti, che qua e là sciabolano gentilmente ricami di archi e altri prodigi, suggellano la prima pietra miliare nella carriera di una delle più importanti icone della Pop Culture del secondo dopoguerra.
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